In trasferta a Maui (Hawaii) nell’ottobre scorso la redazione di Kitesoul ha avuto modo di testare tre modelli di casa Naish per il 2017/2018: il Dash, il Boxer e il Ride. Tre modelli dalle qualità e caratteristiche diverse che qui proviamo a raccontarvi in maniera spassionata.
Chi lavora in una rivista che ha l’ambizione di raccontare uno sport come il kiteboarding trae linfa vitale dallo stare in spiaggia, o meglio ancora in acqua, pronti a catturare esperienze di prima mano sia dai rider che dalle attrezzature. Solo così il giornalismo sportivo può uscire dai canoni tradizionali delle news sfornate a ripetizione dagli uffici stampa, dall’informazione piatta e omologata del web, dai comunicati edulcorati e marchettari dei vari brand tecnici. Provare, toccare con mano, vivere in prima persona è invece il nostro mantra, soprattutto quando si tratta di materiali.
Per questo quando lo scorso ottobre la redazione di Kitesoul si trovava a Maui (Hawaii) non si è fatta sfuggire l’occasione per testare le nuove vele Naish 2017/18: il Dash, il Boxer e il Ride. Quelle che seguono sono le nostre personali sensazioni. Se volete conoscere le schede tecniche e tutti i dettagli possibili per ogni ala trovate tutto sul sito ufficiale del Brand all’indirizzo www.naishkites.com.
Dash, il kite crossover re del divertimento
Cominciamo dal Dash. Con quest’ala Naish imbocca decisa il filone delle vele crossover, quelle cioè dedicate al freeride/freestyle che senza essere troppo radicali o tecniche, prendono il meglio dai modelli più specifici per diventare prodotti più versatili, molto divertenti e dedicati a quei rider già evoluti che vogliono un’ala performante in ogni condizione. Ogni top brand ha ormai la sua ala crossover: il Dice per North Kiteboarding oppure l’FX per Cabrinha, solo per fare due esempi. Con il nuovo Dash dunque i progettisti di casa Naish battono questa strada, non senza rinunciare però a mantenere una loro precisa identità e la propria interpretazione di questa speciale categoria di kite. Ma soprattutto ad aggiungere innovazione a fiumi.
A partire dal materiale con cui viene assemblata, il famoso Quad Tex, ossia quattro strati di ripstop che aumentano la resistenza dell’ala fino al 30 per cento in più rispetto ai migliori prodotti del mercato. Quando prendete l’ala in mano è facile avvertire subito questa sensazione di solidità e robustezza, senza però pregiudicarne il peso.
Il materiale più robusto unito ai tre bladder rendono lo shape del Dash molto stabile, quindi poco soggetto a distorsioni e modifiche della forma, anche in condizioni impegnative di vento o movimenti radicali della barra. Al tempo stesso è un’ala molto veloce e reattiva ai comandi, gira immediatamente senza bisogno di un controllo “fisico” pur mantenendo un perfetto feeling alla barra, regalando ore di kite senza avvertire affaticamenti degli avambracci. Sotto questo aspetto va sottolineata l’importanza del set up appropriato per coloro che eseguono salti sganciati per ridurne la reattività. Il punto di forza del Dash è sicuramente il divertimento per chi la usa: rende infatti estremamente facile saltare, ha un grande lift e un hang time esagerato. Facile da gonfiare e sgonfiare grazie all’efficace sistema Octopus e alla valvola one way ad ampio diametro High Flow, viene distribuita con la nuova barra Torque con l’ATB Control System o con l’innovativo BTB Control System che facilita molto la vita del rider e soprattutto la sua sicurezza.
Boxer, il mono bladder che vi fa uscire sempre
Anche il Boxer è un’ala che asseconda un nuovo filone, quello delle ali freeride per vento leggero ad un solo bladder utilizzate alla grande anche dagli amanti del foil. Ogni brand ormai ce ne ha una in gamma: l’Emotion per RRD, la Mono per North, la Solo per Liquid Force e così via. Il Boxer esalta naturalmente questa filosofia della sottrazione che si traduce in peso molto contenuto, nonostante il solido Quad Tex, ingombro ridicolo quando chiusa, possibilità di uscire in condizioni light per la sua capacità di restare in volo unita ad un tiro notevole. Interessante anche la forma dei tip molto minimale che ne riduce la superficie laterale. La scheda ufficiale ne esalta la destinazione anche per le scuole e i rider che sono alle prime armi per le sue doti di manovrabilità, precisione, rilancio facile e risposta docile alla barra. Tutto vero anche se, come per tutte le ali con costruzione simile, abbiamo notato una leggera tendenza al back stall in alcune particolari condizioni, elemento che potrebbe mettere in difficoltà i principianti per i quali consigliamo sicuramente di più il Ride.
Ride, per scoprire il kite dal meglio
L’ultimo modello testato sulle spiagge di Maui è stato il Ride, il kite all-around freeride di casa Naish. Probabilmente il meno innovativo del terzetto, nel senso che la ricerca dell’ala all-around è iniziata molti anni fa dal brand hawaiiano e il Ride ne rappresenta l’ultimo avanposto. La vera novità sono i due bladder, nell’ottica ormai di rendere queste ali più leggere, meno ingombranti e soprattutto versatili. Un kite per tutti, dal principiante a chi vuole rapidamente perfezionare il livello prima magari di passare ad un’ala più specifica e performante. Il Ride è molto robusto, stabile, prevedibile nel suo lavoro in finestra del vento, facile da rilanciare dall’acqua e, cosa non di poco conto, piuttosto economico.
Dash, Boxer, Ride. Ricordatevi questi nomi. A noi ha fatto un gran piacere provarli, in quanto prodotti comunque di qualità e degni di attenzione sul piano tecnico, progettuale e di realizzazione. Una voce in più come questa può farvi comodo con il consiglio spassionato di andare anche voi a guardarveli alla prima occasione, toccarli con mano e magari, perché no, farci un bel giro. Buona session!
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David Ingiosi