L’hydrofoil diventa avventura per Enrico Giordano e Luca Marcis

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Nei primi di giugno 2017 i rider Enrico Giordano e Luca Marcis saranno protagonisti di un ambizioso progetto che unisce kitesurf, avventura, endurance e tecnologia. Si chiama Kitefoiling Around Sardinia e consiste nell’effettuare il periplo a tappe della Sardegna a bordo di un hydrofoil per un totale di 1.000 chilometri di navigazione. Un impresa che porta il kitesurf e in particolare l’hydrofoil in una dimensione nuova. Kitesoul Magazine non poteva non essere Media Partner di questa performance così ricca di “soul”.

In Italia oltre alle gare dei circuiti nazionali e internazionali dedicati all’hydrofoil mancava ancora un evento speciale che raccontasse al grande pubblico le potenzialità agonistiche ma anche le suggestioni romantiche, veliche e sportive di questa disciplina: sfruttare tutti i venti, percorrere lunghe distanze, compiere imprese fuori dal comune e vivere l’avventura. Poi sono arrivati loro, Enrico Giordano e Luca Marcis, due waterman a 360 gradi e atleti F-One che dopo avere preso confidenza con i nuovi “giocattoli alari” hanno deciso di fare sul serio puntando sull’aspetto Freeride dell’Hydrofoil: salirci, andare a tutta e completare la circumnavigazione a tappe della Sardegna visitando le sue splendide spiagge.

Un viaggio sportivo, un exploit, un’impresa inedita, mai tentata prima in Italia. Il progetto si chiama Kitefoiling Around Sardinia ed è stato lanciato lo scorso mese di maggio dopo un intenso lavoro di pianificazione e allenamenti durato mesi: studio del percorso e delle condizioni meteo, ricerca degli sponsor, organizzazione dell’assistenza a terra e del team di supporto, contatti con le istituzioni e le autorità marittime.

 

Circumnavigazione della Sardegna: 1.000 km a pelo d’acqua

Ormai ci siamo e per centrare questo ambizioso obiettivo Enrico e Luca hanno scelto di partire ai primi di giugno 2017 sfruttando una finestra meteo di un paio di settimane. In realtà cercheranno di portare a termine l’impresa in 5-7 giorni, dipenderà dal vento, ma le prestazioni dell’hydrofoil sono tutte dalla loro parte. In totale dovranno macinare circa 500 miglia nautiche per un totale di 1.000 chilometri navigando entro un miglio dalla costa lungo un percorso antiorario che prenderà il via da Marina Piccola di Cagliari, presso il Windsurfing Club Cagliari, dove i due rider cercheranno di fare rientro entro il 20 di giugno.

 

Le soste: spiagge da favola, aree marine e parchi naturali

Lungo la rotta attraverseranno le spiagge più belle della Sardegna, comprese le aree marine protette e i parchi nazionali e faranno soste strategiche non solo per riposarsi, ma anche per incontrare le istituzioni e il pubblico locale, divulgare lo sport, raccontare le bellezze del territorio e diffondere la cultura del mare. Tra le tappe del percorso i due rider si fermeranno a Villasimius, Tavolara, Arcipelago de La Maddalena, isola dell’Asinara, Capo Caccia, Penisola del Sinis e isola di Mal di Ventre.

Dalle brezze di 6 nodi al Maestrale furioso, l’hydrofoil è inarrestabile

Durante la navigazione i rider contano di poter sostenere tappe giornaliere di circa 100 miglia a una velocità media di 20 nodi. Naturalmente dovranno affrontare le più svariate condizioni, dalle brezze di pochi nodi (con 6 nodi un hydrofoil può già navigare) fino ai venti furiosi di Maestrale tipici dell’isola che possono soffiare fino a 30 nodi. Non è un passeggiata, ma una vera e propria sfida di endurance che richiede doti atletiche, mentali e di resistenza. Dovranno idratarsi e alimentarsi durante il tragitto per sfruttare al meglio le lunghe ore in acqua, dalle 5 alle 6 giornaliere. Enrico e Luca tra le dotazioni porteranno con sé dei gps di ultima generazione, gli stessi utilizzati per registrare e seguire le più importanti regate veliche per avere sotto mano tutti i dati di navigazione e permettere al pubblico di seguirli in tempo reale; inoltre proprio per le sollecitazioni e i lunghi carichi di lavoro e stress psicofisico a cui saranno sottoposti, gli atleti saranno oggetto di monitoraggio sia durante l’impresa che dopo da parte del Dipartimento di Fisiologia dello Sport diretto dal Professor Crisafulli dell’Università di Cagliari.

Un format per tutti, a partire dal 2018

Per arrivare pronti a questa sfida, sponsorizzata tra l’altro da Nokia, Enrico e Luca hanno passato i mesi scorsi ad allenarsi per gestire le attrezzature in tutte le condizioni e preparare il fisico con sessioni di kettlebell, trx, slack line, stretching, equilibrio e allenamenti funzionali per riprodurre il più possibile a terra i movimenti che si compiono in acqua. Quanto alle attrezzatura, i due atleti useranno ali e tavole F-One di serie, insomma niente di estremo, radicale o materiale specifico da competizione dei brand di settore, una scelta voluta e ispirata a ragioni di sicurezza, di semplicità di gestione, ma anche per creare un format replicabile dai rider comuni che magari ispirati da loro due il prossimo anno potranno tentare a loro volta l’impresa (https://www.kitearoundsardinia.com/iscrizioni-2018). Da sottolineare in particolare l’utilizzo di ali pump invece che i classici foil cassonati, una scelta controcorrente rispetto all’ambiente dell’hydrofoil dettata dalla maggiore versatilità e sicurezza di queste ali gonfiabili, la loro grande maneggevolezza, il loro immediato rilancio dall’acqua e la grande popolarità.

Durante il Kitefoiling Around Sardinia 2017 Enrico e Luca potranno essere seguiti in diretta sul sito web nonché sui relativi canali social del progetto, inoltre potranno essere contattati direttamente da testate, radio e tv per raccontare dal vivo le emozioni della loro esperienza. Che siamo sicuri saranno tantissime. Noi di Kitesoul, Media Partner di questa fantastica impresa, siamo i loro primi tifosi. Buon volo ragazzi!

David Ingiosi

Photo Credit: Gianluca De Montis

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